Rovigo – Città  del Veneto da Visitare

Rovigo è una città  con una storia antica che vanta un sortito patrimonio fatto di monumenti, teatri, palazzi pubblici e privati sede di mostre d’arte e di numerosi altri eventi culturali. Ricca di piccoli segreti e piacevoli scoperte, un gioiello racchiuso tra due fiumi. 

Etimologia
Citato per la prima volta nell’ 838 come Rodigo e poi come Rudi e Ruuigo, il toponimo sembra essere in relazione con il nome personale germanico Hrodico. Secondo una romantica fantasia poetica, esso deriverebbe invece dal greco rhodon “rosa”, nell’Orlando furioso Ludovico Ariosto descrive la città come «la terra il cui produr di rose / le diè piacevol nome in greche voci», il che lo ricollega alla leggenda che vorrebbe il Polesine colonizzato da un gruppo di Achei capitanati da Diomede. La tradizione ha valso a Rovigo il titolo di “Città delle rose” ma per gli storici resta una leggenda legata al passato.

Storia

La città è di origine romanica e portava il nome Rhodigium. Dopo la caduta dell’Impero Romano, Rovigo si salvò dalle invasioni barbariche grazie alle paludi che la attorniavano.

Nel XI secolo, il Vescovo di Adria fece di Rovigo la roccaforte del Polesine. Dal 1194 al 1482, la città fu governata dagli Estensi; ma dopo la dominazione dei Signori di Ferrara, la città passò alla Repubblica di Venezia. In questo periodo, il più florido, Rovigo si liberò dagli acquitrini che la circoscrivevano, si espanse e si adornò di palazzi e di chiese.

Dal 1797 soggiacque al dominio dei Francesi e poi degli Austriaci fino al 1866, quando venne liberata e riunita all’Italia.

Rovigo è stretta tra due grandi fiumi, il Po e l’Adige, ed è accarezzata dalla brezza del Mare Adriatico. Si presenta come una tranquilla cittadina, con un centro storico valorizzato da numerose ristrutturazioni di palazzi antichi, un teatro sociale con un’interessante programmazione, ristoranti e osterie tipiche, chiese che conservano preziose opere e una galleria d’arte moderna a Palazzo Roverella.

Si propone come una “cittadina di campagna”, importante centro agricolo ed industriale in continuo sviluppo.

Le Piazze
Piazza Matteotti
La Piazza racchiude le rovine del Castello Medievale, del X secolo, di cui sono sopravvissute due Torri, la Torre Donà e la Torre Mozza, residui dell’antica fortificazione medievale.

Di particolare bellezza è il monumento dedicato a Giacomo Matteotti, nato e sepolto a Fratta Polesine, una manciata di chilometri di distanza dalla città.

Da questa Piazza si dirama il Corso del Popolo, quasi interamente pedonale.

Piazza Vittorio Emanuele II
Piazza Vittorio Emanuele II ha una pianta trapezoidale ed è lastricata di trachite, una resistente pietra tipica della zona dei Colli Euganei. È il punto di incontro principale della città, luogo di ritrovo e anche spazio su cui vengono organizzati manifestazioni e concerti.

Al centro padroneggia la statua dedicata a Vittorio Emanuele II, e pochi metri più in là, la colonna con in cima il tipico leone di San Marco, eretta all’inizio del Cinquecento (la Serenissima conquistò questi territori che erano stati precedentemente degli Estensi nel 1482).

Il Comune si trova proprio in questa bella piazza, presso la Loggia dei Notari; tutta la piazza è contornata da portici, sotto i quali si trovano negozi e caffè.

Piazza Garibaldi
Il monumento di bronzo a Garibaldi occupa il centro della piazza e nasconde una storia interessante. Realizzato nel 1896 dallo scultore Ettore Ferrari, il monumento venne pagato anche con il contributo di tutti i polesani.

La storia narra che sotto le staffe siano state inserite due corone rovesciate, in spregio alla monarchia, e che questo gesto rivoluzionario, che voleva richiamare una volontà repubblicana, abbia dirottato la statua, originariamente destinata a Roma, su Rovigo.

In passato su questa piazza c’era la chiesa dedicata a Santa Giustina, demolita nell’800. Qui si affaccia il Teatro Sociale.

Piazza Merlin
Un giardino pubblico, con una splendida fontana adornata da fiori, che è andato a prendere il posto, nel 1930, del ghetto ebraico. Da questa piazza si accede al Mercato coperto, con una piazzetta (Piazza Annonaria) dove acquistare verdura, pane, frutta.

Le Chiese
La Rotonda
L’edificio più prezioso dal punto di vista artistico è la Chiesa Della Beata Vergine Del Soccorso, un edificio di culto mariano a pianta ottagonale realizzato tra il 1594 e il 1613 da Francesco Zamberlan, mentre il campanile è del Longhena. Si affaccia sull’ampia piazza XX Settembre.

All’esterno c’è un ampio portico che circonda l’intero edificio, mentre all’interno una galleria di opere d’arte ripercorre la pittura veneta del ‘600.

L’edificio più prezioso dal punto di vista artistico è la Chiesa Della Beata Vergine Del Soccorso, un edificio di culto mariano a pianta ottagonale realizzato tra il 1594 e il 1613 da Francesco Zamberlan, mentre il campanile è del Longhena. Si affaccia sull’ampia piazza XX Settembre.

All’esterno c’è un ampio portico che circonda l’intero edificio, mentre all’interno una galleria di opere d’arte ripercorre la pittura veneta del ‘600.

Duomo di Rovigo
Dedicato a Santo Stefano, ha una facciata incompiuta ma molto suggestiva: l’unica parete in mattoni ospita soltanto il portale dell’‘800 e una statua di Gesù, posta nella nicchia sopra il portale.

L’origine dell’edificio religioso risale a prima del Mille, anche se fu ricostruito nel 1461 e nel 1696.

L’interno conserva numerose opere d’arte preziose, tra cui, il “Cristo risorto” di Palma il Giovane.

Chiesa Dei Santi Francesco e Giustina
Una delle principali chiese di Rovigo è un edificio che ha subito numerosi rifacimenti nel corso dei secoli. La facciata risente della ristrutturazione ottocentesca, ma appena girato l’angolo si può notare l’impianto romanico-gotico di questo enorme complesso religioso del 1300 e 1430 e il campanile del 1520.

L’interno custodisce molte preziose opere d’arte, tra le quali spicca una suggestiva “Pietà” di Tullio Lombardo.

Le torri medievali
Torre Donà  e Torre Grimani
È uno dei più alti edifici del Medioevo di cui rimane traccia ancora oggi: la torre pendente Donà, che sorge in un’area verde pubblica, proprio all’inizio della zona pedonale di Rovigo, rappresenta quello che rimane del castello fondato nel 920 dal vescovo di Adria. Poco distante, una torre mozza, Torre Grimani, anch’essa pendente, faceva parte dello stesso complesso.

Il Teatro
Teatro Sociale
Costruito tra il 1817 e il 1819, oggi ospita una seguitissima stagione di prosa, oltre a quella lirica, concertistica e di balletto. Dell’antico teatro oggi rimangono soltanto la bella facciata e il ridotto, perché un incendio nel 1902 distrusse la bella sala costruita soprattutto in legno per le esigenze dell’acustica da Sante Baseggio. Il teatro però fu subito ricostruito, mantenendo la facciata neoclassica e il foyer affrescato, mentre per la sala si sperimentò per la prima volta il cemento armato, che si rivelò ideale per l’acustica.

I Musei
Palazzo Roverella
Fu commissionato dal cardinale Bartolomeo Roverella nel 1474 per celebrare il prestigio raggiunto dalla famiglia. La facciata venne ristrutturata alla fine della seconda guerra mondiale, mentre l’interno fu riportato all’antico splendore soltanto a partire dal 2000. Oggi ospita la bellissima galleria d’arte moderna della città e mostre temporanee.

Palazzo Roncale
È un palazzo cinquecentesco costruito da Giovanni Roncale, che voleva un palazzo nobiliare all’altezza dell’ascesa sociale conquistata dalla sua famiglia proveniente dalle terre bergamasche. L’esterno del palazzo è sobrio e imponente. L’interno oggi ospita mobili, arazzi, tele e sculture di pregio. Il palazzo espone anche la collezione di artisti del Novecento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Palazzo Roncale si trova di fronte a palazzo Roverella, le visite sono gratuite, ma serve la prenotazione.

Museo dei Grandi Fiumi
Ha sede nell’ex Monastero Olivetano di San Bartolomeo ed è molto apprezzato da famiglie e bambini. Il percorso espositivo, tramite installazioni multimediali e plastici, celebra la terra del Polesine, adagiata tra i fiumi Po e Adige e racconta la città di Rovigo e la sua provincia attraverso ben cinque periodi storici, che vanno dall’Età  del Bronzo al Rinascimento.

Nei Dintorni
Il territorio del Polesine è una regione compresa tra l’Adige e il Po fino al Delta sull’Adriatico e oggi interamente compresa nella provincia di Rovigo. I canali costruiti dalla Repubblica di Venezia durante la Bonifica sono tantissimi e le strade che solcano queste pianure sono costruite sugli argini, seguono l’andamento dei corsi d’acqua e possono essere percorse in itinerari affascinanti in bicicletta. 

Il Parco Naturale del Delta del Po, diviso tra le province di Ferrara e di Rovigo, è il fiore all’occhiello della zona ed è stato decretato patrimonio dell’umanità secondo le caratteristiche del MAB (Man And Biosphere). 

Fratta Polesine, a 15 km da Rovigo, c’è Villa Badoer, patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO con una delle più belle ville palladiane. Nelle campagne del Polesine i ricchi veneziani fecero costruire le ville dove trascorrere l’estate e le vacanze lontani dalla città 

Sacca degli Scardovari è la più vasta laguna formata dalle acque del Po. Assaggiare i must culinari come le cozze fritte e i piatti a base di pesce è d’obbligo se di passaggio in queste zone.

La città di Adria è un centro storico antichissimo la cui storia segue l’evoluzione del Delta del Po che garantiva i commerci fluviali in epoca greca e romana, che la protesse dalle invasioni barbariche e che poi si allontanò dalla città lasciandola definitivamente sulla terra ferma e lontana dal mare, dopo le bonifiche veneziane. Oggi è la porta d’ingresso al Parco Naturale del Delta del Po. 

Rosolina Mare È una delle località più turistiche della zona del Polesine. Si trova sulla Foce del Po e direttamente sul Mare Adriatico. La laguna di Caleri è un posto privilegiato per osservare uccelli migratori e stanziali, fra cui i bellissimi fenicotteri rosa.

La Cucina
Il Polesine è terra di acqua e di campagna fertile, incorniciato da valli e lagune: la natura offre i migliori prodotti divenuti simbolo della gastronomia polesana: riso, ortaggi, frutta, il tutto accompagnato dal pesce del Delta del Po con tutta la produzione di mitilicoltura e itticoltura.

Tra i prodotti tipici: la noce, l’aglio bianco del Polesine D.O.P., il melone, il miele, cozze e vongole del Delta del Po, insalate e radicchi, bondiola, soppressa, il riso del Delta, la Zucca di Melara e molti altri…

Ciò che non manca nella cucina rodigina è la tradizione, i piatti ancestrali come gli gnocchi con zucchero e cannella, preparati e conditi insieme al burro fuso o i Malfanti, un piatto di recupero a base di ossa di maiale, salsicce e costine in brodo di fagioli. E come dimenticare la polenta, oro giallo del Polesine, immancabile sulle tavole dei rodigini (e dei Veneti in generale).
In provincia di Rovigo vengono prodotti salumi, come la soppressa, accompagnati da pane biscotto o da una focaccia con ciccioli di maiale. Altra tipologia di salume: la famosa salsiccia a cui viene aggiunto fegato macinato e formaggio. Molto apprezzata anche la trippa di maiale.
Tra le ricette tradizionali troviamo le sarde in saor, pesce fritto dopo essere impanato con farina di mais mista a farina gialla, e marinato in aceto, a cui vengono aggiunte cipolle, pinoli e uva passa.
Apprezzati quindi anche i piatti di pesce, come l’anguilla e il pesce gatto, preparati in umido con verdure e salsa di pomodoro o fritti, e il classico baccalà  mantecato.
Tra i dolci troviamo il salame moro, preparato con cacao e amaretti; la “Pagnotta del Doge”, proveniente da un’antica ricetta veneziana; i sugoli, deliziosi budini di mosto; la Meiassa, dolce tipico del carnevale in cui farina di mais, zucca e patate dolci e la torta di Patate Americane, con uvetta e fichi secchi.

Rovigo, a soli 50 minuti di strada dall’Agriturismo Borgo Feriani, è uno scrigno di storia ed è ancora uno dei pochi capoluoghi di provincia a godere dello scorrere “lento” della vita cittadina.

Per vivere Rovigo e dintorni potete scegliere l’accoglienza di qualità , la quiete e la comodità  di Borgo Feriani. La posizione strategica del nostro Agriturismo vi permetterà di visitare tante perle del Veneto (Padova, Vicenza, Verona, Venezia, Treviso, Bassano, Marostica, i Colli Euganei e Berici) sapendo di alloggiare in un locus amoenus fatto di natura e tranquillità , in cui deliziarsi del silenzio della campagna vicentina per il riposo serale e notturno, una ricarica per le intense giornate dedicate alla scoperta del territorio.

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